| Il monte Croce (1314 m. s.l.m.) e' privo di vegetazione, ma nel mese di maggio i suoi prati assumono una veste meravigliosa: si coprono di giunchiglie facendo assistere ad un vero spettacolo della natura. Un'antica leggenda apuana narra che le giunchiglie altro non sono che le lacrime versate da una giovane pastora in ricordo del suo amato morto in guerra e che ogni anno, la notte del due novembre, le anime dei due giovani amanti si ricongiungono sulla vetta della montagna. Non appena spariscono le giunchiglie, il Croce si copre di asfodeli: anche questa e' una visione suggestiva. È cosi' chiamato poiché i quattro crinali principali che lo formano si intersecano a formare una croce. In questo itinerario proponiamo di raggiungere questa montagna partendo dal piccolo borgo di Ontanelli, situato a 1027 m. s.l.m., oltre la frazione di Palagnana, nella valle della Turrite Cava. |
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